PIPPO PACE- PITTORE E SCRITTORE A COMISO

Sono nato a Comiso (Rg) nel 1951, dove vivo e opero.

Ho conseguito il Diploma di Maestro d’Arte presso l’Istituto Statale d’Arte di Comiso e successivamente la Maturità d’Arte Applicata presso lo stesso Istituto. Ho partecipato a innumerevoli collettive d’Arte fra le quali il “Premio internazionale Brunelleschi” tenutasi a Firenze nel 2018 è il “Luxembourg art priz 2020” tenutasi alla Pinacoteca Nazionale del Lussemburgo. Ho realizzato diverse esposizioni personali ottenendo lusinghieri apprezzamenti sia dal pubblico che dalla critica.Ho scritto opere letterarie ( qualcuna edita ) fra romanzi, poesie e racconti.

Il mio Percorso artistico

Il mio percorso artistico è proteso verso la ricerca della bellezza e dell’equilibrio cromatico/ compositivo.

La mia tendenza pittorica, nel tempo, ha valicato itinerari evolutivi costanti  .

Gradatamente la mia pittura da realistica e descrittiva è  divenuta astratta ma soprattutto di sintesi.  

Amo, generalmente, rappresentare il paesaggio.

Il piccolo paesino dove sono nato e vivo, infatti, “Comiso” , è per me una fonte inesauribile di ispirazione sia umana- affettiva che artistica- creativa.

Le due maestose cupole barocche che sovrastano l’intera struttura urbanistica, sono a mio avviso il segno tangibile che mi permettono di elevare lo spirito verso l’alto, verso il trascendente e “l’irrazionale”. Ritengo, infatti, che l’essere umano, non è solo razionalità e materia ma ha in se una componente soprannaturale ( libertà di scelta, intelligenza, creatività, capacità di amare e avere dei sentimenti) che identifico come  spirito.

La cupola, pertanto, è nella mia immaginazione un entità architettonica privilegiata e nei miei dipinti diventa l’ombelico e la fonte, attraverso la quale la “vita” ritrova il vero senso dell’esistenza e pone in essere amore e bellezza.

Diventa anche il simbolo di un riscatto sociale verso le disuguaglianze e le ingiustizie.

La mia pittura, pur nella consapevolezza di non poter mai esprimere delle  “verità assolute”, tende a dare un senso alle cose, collocandole in un ottica di armonia compositiva.

“L’arte è una collaborazione tra Dio e l’artista, e meno l’artista fa, meglio è.”
ANDRÉ GIDE